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Un nuovo restauro per le chiese di Modica

Sono stati consegnati questa mattina alla ditta aggiudicatrice i lavori per il recupero ed il restauro della Cappella di San Giorgio presso il duomo. Un totale di 330 mila euro(con un ribasso del 30%) da parte dell’Assessorato ai beni culturali Regione Sicilia, per interessamento dell’On. Ignazio Abbate, che serviranno al recupero di uno dei luoghi più importanti del Duomo. La Cappella, infatti, necessita di importati interventi di consolidamento della parte decorativa ormai da troppo tempo colpita da infiltrazioni e di interventi all’altare dedicato al Santo Patrono. Sempre all’interno sarà restaurata una pregevole tela raffigurante San Spiridone.

Le precarie condizioni delle decorazioni hanno portato ormai da diversi anni a non poter collocarvi all’interno il simulacro di San Giorgio. I lavori sono stati consegnati alla ditta in presenza del Parroco Padre Michele Fidone, del Soprintendente ai Beni Culturali di Ragusa Dott. Antonino de Marco, al Deputato regionale On. Ignazio Abate del delegato dell’Ufficio Beni Culturali Diocesi di Noto Biagio Gennaro del Sindaco di Modica Maria Monisteri e rappresentanti dell’amministrazione comunale.

E’ stata occasione anche per altri due sopralluoghi realizzati dal Parroco insieme a componenti dell’Associazione La via delle Collegiate, presso le chiesette di Santa Lucia e di San Michele.

La prima, come già noto alla cittadinanza, presenta importanti problemi strutturali derivanti da infiltrazioni cui la Parrocchia sta provvedendo, per tramite del Parroco Padre Michele Fidone, a creare un tavolo di confronto con gli organi competenti per far ritornare fruibile il luogo. Per San Michele è stato effettuato sempre un sopralluogo per costatarne lo stato di fatto della fabbrica e considerare interventi di messa in sicurezza della chiesa.

“Interventi necessari e indispensabili, dicono dall’associazione La via delle Collegiate, nell’ottica di proteggere il patrimonio culturale religioso cittadino. Il nostro supporto va alle parrocchie e in particolare ai parroci impegnati giornalmente nel proteggere e custodire un patrimonio che è di tutti, a loro la nostra disponibilità e l’aiuto necessario per supportare interventi essenziali per la storia, l’arte e la fede del territorio”.