Santa Cateria d’Alessandria Parte 2
Il culto
Sicuramente molto diffuso dopo le crociate. La devozione, che ebbe grande espansione, confermata nel tempo da una ricca iconografia ha tra le più antiche testimonianze un dipinto dell’VIII secolo in una cappella della basilica di San Lorenzo all’Agro romano.
I libri liturgici danno forte testimonianza del culto in tutta Europa soprattutto a partire dal secolo XII.
In Francia il principale luogo di culto era il monastero bendettino di La-trinitè—au-Mount, dove, nella prima metà del secolo XI, furono portate le reliquie della santa. Moltissimi gli edifici di culto in italia. Molti furono i patronati riconosciuti a Caterina: importante quello su teologi e filosofi; pertanto fu molto venerata in ambienti colti, rivestendo un rilevante ruolo nella tradizione cristiana, nella vita degli ordini religiosi, primi fra tutti i benedettini, nella storia delle università e degli studi. La sorbona la elesse patrona. Gli ordini mendicanti, caratterizzati da una spiccata attenzione alla scienza e alla cultura nelle varie discipline, la scelsero come patrona degli studi e dei centri culturali diffondendone il culto in tutta Europa. In questa particolare devozione si distinsero gli agostiniani, di cui esistono molte opere che ne documentano la devozione profonda. Il 25 Novembre era considerato, nelle case di studio religiose, il giorno solenne della festa degli studi, in cui la santa era celebrata con “accademi” nelle quali professori e studenti, alla presenza del pubblico, davano saggio del loro sapere nei vari ambiti della cultura.
La storia, unita alle caratteristiche personali e culturali della santa, fu molto presente nella cultura popolare, rendendola protagonista di narrazioni, di sacre rappresentazioni, di canti popolari, che ne diffusero la conoscenza. La sua festa assunse in molte regioni d’Europa caratteristica di celebrazione per la gioventù, con riti e manifestazioni proprie; Caterina fu patrona delle ragazze nubili, dei naviganti, dei costruttori di ruote e delle sarte.
I suggestivi spunti contenuti nei testi furono recepiti e illustrati da una vasta iconografia. Nelle opere artistiche è sempre rappresentata con i tipici attributi della santità: la corona, il libro della donna sapiente, la ruota la palma del martirio.
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