Senza categoria

Prospetto Corografico Istorico di Modica

Nel secolo XVII in Sicilia il bisogno delle comunità cittadine di definire una propria identità fece sorgere un forte sentimento municipalistico. Eruditi e intellettuali cominciarono a scavare nel passato alla ricerca delle origini remote delle città. In quegli anni anche Modica trovò in Placido Carrafa il suo primo storico.

Placido Carrafa nacque a Modica il 3 ottobre 1617 da Francesco e Maria Lorefice. La famiglia, proveniente da Agrigento «e là da Napoli ov’ebbe principio», apparteneva al patriziato della Contea. Qui i Carrafa avevano acquistato varie benemerenze verso la Chiesa. Sul finire del Cinquecento, un tal Carlo Carrafa possedeva l’ampia spianata antistante al Convento di Santa Maria del Gesù, su cui in seguito sorgerà la chiesa di San Giovanni Evangelista. Placido Carrafa fu battezzato proprio in quella chiesa. Tra i suoi padrini figurava anche il giureconsulto Camillo Celeste.

Durante l’epidemia di peste del 1626, contrasse il contagio ma guarì grazie alle cure del padre medico. Cominciò a studiare sotto la guida di Giuseppe Gallotta, canonico di San Giorgio, «uomo colto e insigne», precettore di belle lettere. Poi si addottorò in utroque iure, cioè in diritto civile e canonico, all’università di Catania. Quindi passò a Napoli nel 1636, dove approfondì lo studio della giurisprudenza. Tra i suoi compagni di studi nella città partenopea c’era anche Giovanni Antonio Capobianco, futuro vescovo di Siracusa (1649-1673), al quale Carrafa dedicherà poi la Sycaniae descriptio. Trasferitosi a Roma, conseguì la laurea in Teologia al Gymnasium romanum il 24 maggio 1640.

Nel 1641 tornò a Modica e sposò Margarita Mancuso, da cui ebbe sette figlie: Giuditta (1643), Antonia (1646), Francesca (1648), Teresa (1651), Giovanna (1652), Caterina (1657) e Carmela (1663). Tra i padrini delle figlie figurano gli esponenti delle più cospicue famiglie modicane: i Settimo, i Celeste, i Salemi, gli Assenza, i Vassallo e i Rosso.

L’intensa attività giudiziaria e amministrativa non gli impedì di coltivare la passione per la storia. Oltre a partecipare alle attività dell’accademia modicana, frequentò eruditi e intellettuali della Contea, come lo sciclitano Mariano Perrello, Ignazio Schifitto dei minori osservanti (lettore primario di Teologia nel Motucensium gimnasium), il tomista Giovanni Simone Nigro (di cui scrisse l’elogio funebre), il carmelitano scalzo Giovanni Paolo dell’Epifania, direttore del locale cenobio di Santa Maria del Popolo. Secondo il biografo Giovanni Renda, gli interessi storici del Carrafa maturarono durante il suo soggiorno a Roma, dove poté ammirare i monumenti dell’antica Roma. Dovette pesare sulla sua passione per la storia anche l’influenza di eruditi siciliani, come Vincenzo Auria, Mariano Perrello e Giambattista Hodierna.

L’interesse di Carrafa per questo genere di studi si indirizzò subito verso l’inedito quanto ambizioso progetto di scrivere una storia della Contea di Modica, preceduta da una breve descrizione storico-geografica della Sicilia. Per attendere meglio all’opera, il Carrafa si recò a Palermo per qualche mese. Qui frequentò l’Accademia dei Riaccesi, conobbe Vincenzo Auria che ne era il segretario, e condusse delle ricerche negli archivi della Cancelleria.

Frutto di questo impegno fu la sua opera massima: Il prospetto corografico istorico di Modica. La prima storiografia della capitale della contea in cui l’autore descrive a tratti in modo vago in altri assolutamente preciso la città, il paesaggio, i suoi monumenti e le sue antiche tradizioni architettoniche. Una lucida testimonianza antecedente il terremoto del 1693 di una città e di un territorio quindi, che ne mostra la sua vivacità culturale e la sua dinamicità economica.

Oggi il Centro Studi Placido Carrafa offre la possibilità di leggere, in formato digitale tale opera. In questa occasione nuovamente annotata e tradotta dagli studiosi e dai ricercatori per permettere a quanti lo desiderano di scoprire e approfondire non solo il personaggio ma soprattutto un territorio come la Contea di Modica.

Clicca sulla copertina per acquistare

Seguici su: