Buon Natale alla città presepe
Ancora una volta Natale. Viene fuori qualcosa di mistico che è rimasto nascosto tutto l’anno. Una luce, forse, ma anche suoni e profumi. Dalle rovine del tempo, da melodie lontane, il Natale si fa Presepe in una stanza…
…I pastorelli vengono tirati fuori da scatole per scarpe, avvolti in bambagia ingiallita. Hanno atteso la loro resurrezione annuale. Da un groviglio di fili elettrici e piccole lampade un mondo stanco di attesa ridiventa visibile e gioioso.
I grandi preparano nella cucina le specialità modicane del periodo: il pasticcio di broccoli, quello di spinaci e pesce con belle olive nere, il baccalà che è stato tenuto in umido per una settimana. Non sono le famiglie ricchi quelle che stanno rispettando una tradizione secolare, ma quelle meno abbienti, legate al richiamo di Natale geneticamente, con una idea di Presepe e di una nenia davanti alla scena finita. Verranno poi tre poveri diavoli: uno col tamburo, gli altri due che cantano una storia: “Na ddu tiempu driddu e scuru, jetta Cesari’ nu bannu”. E nel dormiveglia del mattino gli aranci e i mandarini che brillano fuori dalle finestre con le scaglie di gelo, diventano anche essi luci.
Abbiamo ereditato di nuovo il Natale, è questa la grande sorpresa. E la meraviglia di essa continuerà per alcuni giorni, mentre il Presepe si accende di luci, la più forte al centro della stella sulla grotta, a tenere sveglio il Bambinello. Silenzio! Se mai cercate i dolci, fate in modo di non far cigolare le ante degli armadi…
…Buon Natale a tutti quelli che ricordano, che hanno la volontà di farlo.
Buon Natale, affinchè non si dimentichi.
Buon Natale ai vecchi armadi, agli scatoloni con la bambagia ingiallita, alle stanze chiuse per sempre, ai mandarini e agli aranci, ai segni di gelo sulla finestra, alle campane, alle nenie. Non sarà difficile per noi, che viviamo in una città che somiglia ad un Presepe come poche altre.
Buon Natale alla stella polare, lassù. E non facciamo finta di vederla. Brilla sulle grotte e noi siamo bambini.
Buon Natale!
(tratto da “Teatro delle pietre e giardini sul cielo” – F. A. Belgiorno – Nino Petralia Editore 2008 – disponibile presso Libreria La Talpa)
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