Santa Teresa Express – Quel filo blu tra il cielo e la terra
Finita la scuola arrivava per me il momento più bello dell’estate: il mare a Pozzallo. Questo curioso viaggio d’altri tempi era una sorta di rituale che non dimenticherò mai. Mia madre, donna d’altri tempi ma di pensiero lucido, aveva tentato più volte di farci apprezzare la campagna, come l’amava lei che di quel paesaggio era figlia, ma dovette cedere quando una delle mie sorelle portata a fare “la villeggiatura” da una zia governante in casa di “nobili” fu presa a sassate perché Rosa si rifiutava di passare la notte tra quelle contrade buie. Partivamo in comitiva, io, mia sorella, e qualche altra amica del quartiere, la premessa indispensabile era però la Signora Margherita, perpetua della chiesa di Santa Teresa, donna d’altri tempi il cui carattere rigoroso, tale da litigare spesso con Don Luciano, era tale da tenere lontano i ragazzi che avessero provato un qualche approccio in spiaggia. Solo con la Signorina Margherita si andava a mare, altrimenti niente. La truppa si incontrava a Santa Teresa vicino alla rimessa degli autobus Di Raimondo. Carichi come eravamo di borse di stoffa ricolmi di polpette e di bottiglie di vetro riempite di acqua a cui era stata aggiunta la “frizzina”. Continua…
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