MagazineStoria e tradizioni

Quartiere Casale o San Paolo al Lavinaro

Antichissimo e poco conosciuto ma centrale nella storia della città. Il quartiere gravitava e tutt’oggi ha come perno la chiesa di San Paolo Apostolo(da alcuni detta la “piccola” San Pietro), elegantissima, con le statue dei Santi Pietro e Paolo che accolgono il visitatore che vi entra. Il pavimento è l’unico, tra le chiese della città, realizzato interamente con maioliche di Caltagirone, la navata centrale affrescata da Giovan-Battista Ragazzi e l’organo, rarissimo, di del Piano.

La statua di San Paolo, con il braccio alzato e le sacre scritture nell’altro, riprende quello stile tipico del settecento che Frédéric-Auguste Bartholdi userà un secolo dopo come ispirazione per la sua opera massima che attraverserà l’atlantico, la Statua della Libertà.

Curiosissima la sacrestia quasi nascosta e forse sede/oratorio della Confraternita del SS. Sacramento, unione di laici impegnati in opere di carità fino al 1900.

Il quartiere offre tuttavia anche altri spunti interessanti. Certamente bizzarro che in una manciata di metri quadri vi sia la presenza tantissimi edifici religiosi e civili quali:

Una chiesa parrocchiale(San Paolo)

Un Santurario mariano (Chiesa del Carmine o S. Maria

dell’Annunziata o dell’Annunziata Maggiore)

Chiesa dell’Annunziata(detta dell’Annunziatella oggi scomparsa)

Il Convento dei Padri Carmelitani(oggi sede di enti pubblici, ex caserma)

Il Convento dei Padri Domenicani(oggi sede del Comune)

La chiesa di San Domenico o detta “del Rosario”

Chiesa e Convento di Sant’Agostino(ormai scomparsi)

Chiesa e commenda dei Cavalieri di Malta(ormai scomparsa)

Chiesa di San Girolamo

Numerosi palazzi nobiliari lungo Via Pellico e vie limitrofe

Fondachi e magazzini dove venivano stipate le scorte della città fino all’alluvione del 1902.

E non per ultimo l’Ospedale di Santa Maria della Pietà(oggi conosciuto come Ospedale Campailla) la prima struttura sanitaria di Modica che precede di molto l’Ospedale di Modica Alta.

Una serie di imponenti edifici che ci raccontano una parte sostanziosa della storia della città e che ci fanno capire come si è evoluto Corso Umberto. Da periferia medievale industriosa a centro della città moderna.

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