MagazineStoria e tradizioni

La Sicilia e il mediterraneo nel Libro di Ruggero

Col trattato di pace di San Germano del 25 Luglio 1139, re Ruggero II assicurava a se ed ai suoi discendenti la signoria sulle provincie meridionali d’Italia e sulla Sicilia. Nei quindici anni che sopravvisse si dedicò soprattutto a riordinare il governo del reame, a promuovere le industrie, a coltivare le arti e gli studi. All’arte della guerra univa quella del buon governo garantendo una rigorosa giustizia e una sicurezza nei suoi che domini che non si trovava in nessuna regione d’Europa di quel tempo.
Fra gli studi dei quali si dilettava il primo era quello della geografia. Le ricerche del Re erano favorite dalle condizioni della corte di Palermo in cui l’elemento cristiano ed il musulmano erano al pari stimati e rispettati. Tale tolleranza faceva si che nella capitale arrivassero studiosi e scienziati di varie nazioni e l’accoglienza fatta al crociato non era diversa da quella fatta al pellegrino musulmano. Tutti trovavano in Ruggero un imparziale e valido protettore.

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