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Passeggiate nella Contea: San Girolamo ed il leone

San Girolamo e il leone

Tra le vie di Modica bassa c’è ne una che durante una passeggiata mi colpì particolarmente. Non tanto per la via in sé quanto per quello che vi trovai. Salendo la via Pellico, superando la chiesa di San Paolo sulla destra, proseguendo per Via Correri e andando avanti e avanti superando le casupole e gli anfratti, scendendo e salendo scalini di cui persi il conto dopo che il fiato si fece sempre più corto, in un piccolo cortile lo trovai che mi guardava: una statua che tanto mi sapeva di un leone malconcio, che di anni ne aveva tanti, ma che riposava li fin dalla sua ultima collocazione.
Continuando la mia passeggiata e superato un passaggio così stretto da entrare a buon diritto nei migliori film thriller trovai la chiesetta di San Girolamo, oggi non più aperta al culto, la cui esistenza, ci viene da una Messa instituita da parte di un certo Don Girolamo Avola “per testamento fatta nel 1632 presso il notaio Giacomo Ragosta”. Tale fondazione venne rivelata nel 1661 dal Decano della Chiesa di San Pietro, Don Giuseppe Vassallo.
Ricordai la leggenda di San Girolamo e il leone, ricordo di un’infanzia che fu, nella quale il Santo durante la sua permanenza nell’inviolato silenzio del deserto, asportò una spina dalla zampa di un leone, per essere guarito, mostrandogli poi la sua riconoscenza.
“Curiosità inconcludenti” avrebbe detto il mio vecchio professore, eppure mi conforta pensare che quella statua stesse riposando in quell’angolo di strada felice e beata della sua guarigione.

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