La crocifissione di San Pietro Apostolo
Versione italiana – clicca qui per leggere
La crocifissione di San Pietro Apostolo
XVII sec., olio su tela.
Il dipinto è un olio su tela raffigurante la Crocifissione o Martirio di San Pietro, misura metri 3,30 X 5,10 ed è stato recuperato in maniera del tutto casuale, nel gennaio del 2023, nel secondo altare della navata destra della chiesa madre di San Pietro, in seguito a lavori di pulizia e di manutenzione ordinaria nel retro della cappella di San Pietro e il paralitico, in uno spazio vuoto, una sorta di intercapedine, tra il gruppo scultoreo ed il retro ligneo che lo racchiude. Del dipinto non si aveva memoria alcuna e il recupero è stato possibile grazie alla perizia di un volontario, dato che la tela era del tutto invisibile e stretta all’interno dello spazio vuoto della cappella.
La forma centinata e le dimensioni della tela corrispondono a quelle degli altari laterali della chiesa, per cui il dipinto potrebbe essere stato collocato nell’area dove è stato recuperato, nell’attuale sagrestia che nel Seicento era una cappella privata. Data la mobilità delle opere contenute nella chiesa e di conseguenza delle diverse denominazioni delle cappelle stesse nel corso dei secoli, risulta però difficile potere individuare con assoluta certezza, l’originaria collocazione. Le fonti documentarie, tra cui la visita del vescovo Fortezza a Modica nel 1683 e una relazione successiva al terremoto del 1693, datata 1697, citano esplicitamente una cappella dedicata alla crocifissione e al martirio di San Pietro. Pertanto è probabile che il dipinto esistesse già nel XVII secolo.
Nel dipinto non è attualmente possibile poter leggere né data né firma. L’ iconografia della tela rimanda nella scena principale, ad un’opera di Guido Reni, La crocifissione di San Pietro, del 1604-5, di cui riprende in maniera inequivocabile l’impianto compositivo. L’opera del Reni fu realizzata per la chiesa di San Paolo alle tre fontane, oggi è collocata nella Pinacoteca Vaticana di Roma. Il tema della Crocifissione è un episodio saliente della vita dell’apostolo ed è stato proposto da grandi maestri quali Michelangelo nella cappella Paolina a San Pietro e Caravaggio in Santa Maria del Popolo.
Nella tela di Modica la scena si arricchisce della presenza di un gruppo di soldati a destra e sinistra del protagonista e degli aguzzini. Tra i soldati ne emerge uno, in primo piano, con vesti di gusto spagnoleggiante, con una sorta di scettro di comando che ordina l’esecuzione.
Al centro della tela , uno sfondo paesaggistico, allude alle mura fortificate di Roma antica , in alto un angioletto, dà al santo la palma della vittoria e le chiavi. Più in alto, la madonna e il Cristo sono divisi dalla presenza di uno squarcio dorato, che allude alla gloria cui il santo è destinato.
In primo piano, tagliati a metà, dei personaggi e un uomo che guarda fuori dal dipinto, potrebbero non appartenere ai personaggi del racconto sacro ma al mondo reale. Sono con ogni probabilità i committenti e il pittore. Nell’insieme si tratta di una scena complessa in cui accanto al martirio di Pietro fa da contraltare quella dei soldati che risultano ugualmente rilevanti e significativi. La cinta muraria acquista poi un rilievo grazie allo spazio vuoto che la fa emergere dallo sfondo. Infine la scena in alto sembra esaltare la dimensione divina. Più quadri in un quadro i cui significati sono ancora da interpretare.
Un indizio importante è la presenza in primo piano, in basso, dello stemma della famiglia Lorefice, presente nel Seicento, quale munifica donatrice della chiesa di San Pietro.
Per le caratteristiche stilistiche e la cura ritrattistica di alcuni volti, si potrebbe ipotizzare che l’autore sia un artista vicino alla bottega del Minniti ed una datazione intorno al primo ventennio del Seicento.
Un tema centrale, quello del martirio di Pietro nella tradizione iconografica e se fosse confermata la datazione del dipinto al Seicento, ciò potrebbe aprire nuove prospettive di conoscenza della produzione pittorica preterremoto nella chiesa, di cui attualmente non abbiamo testimonianze. Il tema, infine, ci suggerisce il legame forte tra la chiesa collegiata di Modica e il cuore della cristianità.
English Version – Click here to open
The Crucifixion of St. Peter the Apostle
17th century, oil on canvas.
The painting is an oil on canvas depicting the Crucifixion or Martyrdom of St. Peter, measuring 3.30 X 5.10 metres, and was recovered quite by chance, in January 2023, in the second altar of the right aisle of St. Peter’s Mother Church, following cleaning and routine maintenance work in the back of the chapel of St. Peter and the paralytic, in an empty space, a sort of cavity, between the sculptural group and the wooden back that encloses it. There was no memory of the painting and its recovery was possible thanks to the expertise of a volunteer, as the canvas was completely invisible and cramped inside the empty space of the chapel.
The centred shape and dimensions of the canvas correspond to those of the side altars in the church, so the painting may have been placed in the area where it was recovered, in the current sacristy that was a private chapel in the 17th century. However, given the mobility of the works in the church and consequently the different names of the chapels themselves over the centuries, it is difficult to identify with absolute certainty, the original location. Documentary sources, including Bishop Fortezza’s visit to Modica in 1683 and a report after the 1693 earthquake, dated 1697, explicitly mention a chapel dedicated to the crucifixion and martyrdom of St. Peter. It is therefore likely that the painting already existed in the 17th century.
Neither date nor signature can be read on the painting at present. The iconography of the canvas refers in the main scene to a work by Guido Reni, The Crucifixion of St. Peter, 1604-5, from which it unmistakably takes up the compositional layout. Reni’s work was made for the church of San Paolo alle tre fontane, and is now in the Pinacoteca Vaticana in Rome. The theme of the Crucifixion is a salient episode in the life of the apostle and was proposed by great masters such as Michelangelo in the Pauline Chapel at St. Peter’s and Caravaggio in Santa Maria del Popolo.
In the Modica canvas, the scene is enriched by the presence of a group of soldiers to the right and left of the protagonist and his torturers. Among the soldiers, one emerges in the foreground, dressed in Spanish-style robes, with a sort of sceptre of command ordering the execution.
In the centre of the canvas, a landscape background, alluding to the fortified walls of ancient Rome, above a little angel, gives the saint the palm of victory and the keys. Higher up, the Madonna and Christ are separated by a golden gash, alluding to the glory to which the saint is destined.
In the foreground, cut in half, characters and a man looking out of the painting, may not belong to the characters of the sacred story but to the real world. They are most probably the patrons and the painter. Overall, this is a complex scene in which the martyrdom of Peter is counterbalanced by that of the soldiers who are equally relevant and significant. The city walls then acquire prominence thanks to the empty space that makes them emerge from the background. Finally, the scene above seems to exalt the divine dimension. Several paintings in a picture whose meanings are still to be interpreted.
An important clue is the presence in the foreground, below, of the coat of arms of the Lorefice family, present in the 17th century as munificent donors of the church of San Pietro.
Due to the stylistic characteristics and the portraiture of some of the faces, one could hypothesise that the author is an artist close to Minniti’s workshop and date it around the first two decades of the 17th century.
A central theme, that of the martyrdom of Peter in the iconographic tradition, and if the dating of the painting to the 17th century were confirmed, this could open up new perspectives of knowledge of pre-earthquake pictorial production in the church, of which we currently have no evidence. Finally, the theme suggests the strong link between the collegiate church of Modica and the heart of Christianity.
Version française – Cliquez ici pour ouvrir
La Crucifixion de saint Pierre Apôtre
XVIIe siècle, huile sur toile.
Il s’agit d’une huile sur toile représentant la Crucifixion ou le Martyre de Saint Pierre, mesurant 3,30 X 5,10 mètres, retrouvée tout à fait par hasard, en janvier 2023, dans le second autel de la nef droite de l’église mère de Saint Pierre, à la suite de travaux de nettoyage et d’entretien courant dans le fond de la chapelle de Saint Pierre et du paralytique, dans un espace vide, une sorte de cavité, entre le groupe sculptural et le fond en bois qui l’entoure. Il n’y avait aucun souvenir de la peinture et sa récupération a été possible grâce à l’expertise d’un bénévole, car la toile était complètement invisible et à l’étroit dans l’espace vide de la chapelle.
La forme centrée et les dimensions de la toile correspondent à celles des autels latéraux de l’église. Il est donc possible que le tableau ait été placé à l’endroit où il a été retrouvé, dans l’actuelle sacristie qui était une chapelle privée au XVIIe siècle. Cependant, étant donné la mobilité des œuvres dans l’église et, par conséquent, les différents noms des chapelles elles-mêmes au cours des siècles, il est difficile d’identifier avec une certitude absolue l’emplacement d’origine. Des sources documentaires, dont la visite de l’évêque Fortezza à Modica en 1683 et un rapport après le tremblement de terre de 1693, daté de 1697, mentionnent explicitement une chapelle dédiée à la crucifixion et au martyre de saint Pierre. Il est donc probable que le tableau existait déjà au XVIIe siècle.
Ni la date ni la signature ne peuvent être lues sur le tableau à l’heure actuelle. L’iconographie de la toile se réfère dans la scène principale à une œuvre de Guido Reni, La Crucifixion de saint Pierre, 1604-5, dont elle reprend sans équivoque le schéma de composition. L’œuvre de Reni a été réalisée pour l’église San Paolo alle tre fontane et se trouve aujourd’hui à la Pinacothèque Vaticane de Rome. Le thème de la Crucifixion, épisode marquant de la vie de l’apôtre, a été proposé par de grands maîtres comme Michel-Ange dans la chapelle Pauline de Saint-Pierre et le Caravage dans Santa Maria del Popolo.
Dans la toile de Modica, la scène est enrichie par la présence d’un groupe de soldats à droite et à gauche du protagoniste et de ses bourreaux. Parmi les soldats, l’un d’eux apparaît au premier plan, vêtu d’une robe à l’espagnole, avec une sorte de sceptre de commandement ordonnant l’exécution.
Au centre de la toile, un fond de paysage, évoquant les murs fortifiés de la Rome antique, au-dessus d’un petit ange, remet au saint la palme de la victoire et les clés. Plus haut, la Vierge et le Christ sont séparés par une entaille d’or, évoquant la gloire à laquelle le saint est destiné.
Au premier plan, coupés en deux, des personnages et un homme regardant hors du tableau, n’appartiennent peut-être pas aux personnages du conte sacré mais au monde réel. Il s’agit probablement des mécènes et du peintre. Dans l’ensemble, il s’agit d’une scène complexe dans laquelle le martyre de Pierre est contrebalancé par celui des soldats qui sont tout aussi pertinents et significatifs. Les murs de la ville prennent ensuite de l’importance grâce à l’espace vide qui les fait émerger de l’arrière-plan. Enfin, la scène du haut semble exalter la dimension divine. Plusieurs tableaux dans un tableau dont les significations restent à interpréter.
Un indice important est la présence au premier plan, en bas, des armoiries de la famille Lorefice, présente au XVIIe siècle en tant que généreux donateurs de l’église de San Pietro.
En raison des caractéristiques stylistiques et du portrait de certains visages, on peut supposer que l’auteur est un artiste proche de l’atelier de Minniti et le dater des deux premières décennies du XVIIe siècle.
Thème central, celui du martyre de Pierre dans la tradition iconographique, et si la datation du tableau au XVIIe siècle était confirmée, cela pourrait ouvrir de nouvelles perspectives de connaissance de la production picturale de l’église avant le tremblement de terre, dont nous n’avons actuellement aucun témoignage. Enfin, le thème suggère le lien fort entre la collégiale de Modica et le cœur de la chrétienté.
Deutsche Version – Zum Öffnen hier klicken
Die Kreuzigung des heiligen Apostels Petrus
17. Jahrhundert, Öl auf Leinwand.
Bei dem Gemälde handelt es sich um ein Ölgemälde auf Leinwand, das die Kreuzigung oder das Martyrium des Heiligen Petrus darstellt. Es misst 3,30 x 5,10 Meter und wurde im Januar 2023 zufällig im zweiten Altar des rechten Seitenschiffs der Mutterkirche von St. Peter gefunden, nachdem im hinteren Teil der Kapelle von St. Peter und dem Gelähmten Reinigungs- und Wartungsarbeiten durchgeführt worden waren, und zwar in einem leeren Raum, einer Art Hohlraum, zwischen der Skulpturengruppe und der hölzernen Rückwand, die sie umschließt. Es gab keine Erinnerung an das Gemälde, und seine Bergung war nur dank des Fachwissens eines Freiwilligen möglich, da die Leinwand völlig unsichtbar und in dem leeren Raum der Kapelle eingezwängt war.
Die mittige Form und die Abmessungen des Gemäldes entsprechen denen der Seitenaltäre in der Kirche, so dass das Gemälde möglicherweise in dem Bereich angebracht wurde, in dem es gefunden wurde, nämlich in der heutigen Sakristei, die im 17. Jahrhundert eine Privatkapelle war. In Anbetracht der Mobilität der Werke in der Kirche und folglich der unterschiedlichen Namen der Kapellen im Laufe der Jahrhunderte ist es jedoch schwierig, den ursprünglichen Standort mit absoluter Sicherheit zu bestimmen. Dokumentarische Quellen, darunter der Besuch von Bischof Fortezza in Modica im Jahr 1683 und ein Bericht nach dem Erdbeben von 1693 aus dem Jahr 1697, erwähnen ausdrücklich eine Kapelle, die der Kreuzigung und dem Martyrium des Heiligen Petrus gewidmet ist. Es ist daher wahrscheinlich, dass das Gemälde bereits im 17. Jahrhundert existierte.
Derzeit sind weder Datum noch Signatur auf dem Gemälde zu erkennen. Die Ikonographie des Gemäldes verweist in der Hauptszene auf ein Werk von Guido Reni, Die Kreuzigung des heiligen Petrus, 1604-5, von dem es unverkennbar die kompositorische Anlage übernommen hat. Renis Werk wurde für die Kirche San Paolo alle tre fontane geschaffen und befindet sich heute in der Pinacoteca Vaticana in Rom. Das Thema der Kreuzigung ist eine herausragende Episode im Leben des Apostels und wurde von großen Meistern wie Michelangelo in der Pauluskapelle des Petersdoms und Caravaggio in Santa Maria del Popolo dargestellt.
Auf dem Gemälde von Modica wird die Szene durch die Anwesenheit einer Gruppe von Soldaten rechts und links des Protagonisten und seiner Folterer bereichert. Unter den Soldaten taucht einer im Vordergrund auf, der in ein spanisches Gewand gekleidet ist und eine Art Zepter trägt, mit dem er die Hinrichtung anordnet.
In der Mitte des Gemäldes befindet sich ein Landschaftshintergrund, der an die Festungsmauern des alten Roms erinnert, und darüber ein kleiner Engel, der dem Heiligen die Siegespalme und die Schlüssel überreicht. Weiter oben sind die Madonna und Christus durch einen goldenen Spalt getrennt, der auf den Ruhm anspielt, zu dem der Heilige bestimmt ist.
Die Figuren und der Mann im Vordergrund, die aus dem Gemälde herausschauen, gehören vielleicht nicht zu den Figuren der heiligen Geschichte, sondern zur realen Welt. Wahrscheinlich handelt es sich um die Auftraggeber und den Maler. Insgesamt handelt es sich um eine komplexe Szene, in der das Martyrium des Petrus durch das der Soldaten ausgeglichen wird, die ebenso wichtig und bedeutsam sind. Die Stadtmauern werden durch den leeren Raum, der sie aus dem Hintergrund hervortreten lässt, in den Vordergrund gerückt. Schließlich scheint die Szene oben die göttliche Dimension hervorzuheben. Mehrere Gemälde in einem Bild, dessen Bedeutung noch zu interpretieren ist.
Ein wichtiger Hinweis ist das Wappen der Familie Lorefice im Vordergrund, die im 17. Jahrhundert als großzügige Stifter der Kirche San Pietro auftraten.
Aufgrund der stilistischen Merkmale und der Porträtierung einiger Gesichter könnte man annehmen, dass der Autor ein Künstler ist, der der Werkstatt von Minniti nahe stand, und das Werk in die ersten beiden Jahrzehnte des 17.
Ein zentrales Thema, das Martyrium des Petrus in der ikonografischen Tradition, und wenn sich die Datierung des Gemäldes auf das 17. Jahrhundert bestätigen würde, könnte dies neue Perspektiven für die Kenntnis der Bildproduktion in der Kirche vor dem Erdbeben eröffnen, für die wir derzeit keine Belege haben. Schließlich verweist das Thema auf die enge Verbindung zwischen der Stiftskirche von Modica und dem Herzen des Christentums.
Versión en español – Haga clic aquí para abrir
La Crucifixión de San Pedro Apóstol
Siglo XVII, óleo sobre lienzo.
La pintura es un óleo sobre lienzo que representa la Crucifixión o Martirio de San Pedro, mide 3,30 X 5,10 metros, y fue recuperada por casualidad, en enero de 2023, en el segundo altar de la nave derecha de la iglesia matriz de San Pedro, tras los trabajos de limpieza y mantenimiento rutinario en la parte trasera de la capilla de San Pedro y el paralítico, en un espacio vacío, una especie de cavidad, entre el grupo escultórico y la trasera de madera que lo encierra. No había ningún recuerdo del cuadro y su recuperación fue posible gracias a la pericia de un voluntario, ya que el lienzo estaba completamente invisible y encajonado dentro del espacio vacío de la capilla.
La forma centrada y las dimensiones del lienzo se corresponden con las de los altares laterales de la iglesia, por lo que es posible que el cuadro estuviera colocado en la zona donde se recuperó, en la actual sacristía que en el siglo XVII era una capilla privada. Sin embargo, dada la movilidad de las obras en la iglesia y, en consecuencia, los diferentes nombres de las propias capillas a lo largo de los siglos, es difícil identificar con absoluta certeza la ubicación original. Las fuentes documentales, incluida la visita del obispo Fortezza a Módica en 1683 y un informe posterior al terremoto de 1693, fechado en 1697, mencionan explícitamente una capilla dedicada a la crucifixión y el martirio de San Pedro. Por tanto, es probable que el cuadro ya existiera en el siglo XVII.
Ni la fecha ni la firma pueden leerse actualmente en el cuadro. La iconografía del lienzo remite en la escena principal a una obra de Guido Reni, La crucifixión de San Pedro, 1604-5, de la que retoma inequívocamente el esquema compositivo. La obra de Reni fue realizada para la iglesia de San Paolo alle tre fontane, y se conserva en la Pinacoteca Vaticana de Roma. El tema de la Crucifixión es un episodio destacado de la vida del apóstol y fue propuesto por grandes maestros como Miguel Ángel en la Capilla Paulina de San Pedro y Caravaggio en Santa Maria del Popolo.
En el lienzo de Módica, la escena se enriquece con la presencia de un grupo de soldados a derecha e izquierda del protagonista y de sus verdugos. Entre los soldados, uno aparece en primer plano, vestido a la española, con una especie de cetro de mando que ordena la ejecución.
En el centro del lienzo, un fondo de paisaje, alusivo a las murallas fortificadas de la antigua Roma, sobre un angelito, entrega al santo la palma de la victoria y las llaves. Más arriba, la Virgen y Cristo están separados por un tajo dorado, en alusión a la gloria a la que está destinado el santo.
En primer plano, cortados por la mitad, unos personajes y un hombre que se asoman al cuadro, quizá no pertenezcan a los personajes del cuento sagrado, sino al mundo real. Probablemente se trate de los mecenas y del pintor. En conjunto, se trata de una escena compleja en la que el martirio de Pedro se contrapone al de los soldados, igualmente relevantes y significativos. A continuación, las murallas de la ciudad adquieren protagonismo gracias al espacio vacío que las hace emerger del fondo. Por último, la escena de arriba parece exaltar la dimensión divina. Varios cuadros en un cuadro cuyos significados están aún por interpretar.
Una pista importante es la presencia en primer plano, abajo, del escudo de armas de la familia Lorefice, presente en el siglo XVII como donantes munificentes de la iglesia de San Pietro.
Por las características estilísticas y el retrato de algunos de los rostros, se podría hipotetizar que el autor es un artista cercano al taller de Minniti y fecharlo en torno a las dos primeras décadas del siglo XVII.
Un tema central, el del martirio de Pedro en la tradición iconográfica, y si se confirmara la datación del cuadro en el siglo XVII, esto podría abrir nuevas perspectivas de conocimiento de la producción pictórica anterior al terremoto en la iglesia, de la que actualmente no tenemos pruebas. Por último, el tema sugiere el fuerte vínculo existente entre la colegiata de Módica y el corazón de la cristiandad.
Follow us